La particella “ne” – prima puntata

particella ne

Ciao a tutti!  Dopo le due puntate sulla particella “ci”, credo che sia il momento di presentarvi la particella “ne”, anche se tanti di voi già la conoscono. So che tratteremo di uno dei punti più complessi della grammatica (insieme a ci) secondo la maggior parte degli stranieri che studia, appunto, la lingua italiana. Tuttavia non è così difficile come può sembrare, basta fare un po’ di attenzione e, soprattutto, capire che tutte le cariche ricoperte da “ne” sono strettamente collegate alle preposizioni rette dai verbi e nomi/sostantivi, come vedremo in seguito.

Adesso vediamo insieme alcuni ruoli della particella “ne”, quindi molta attenzione agli esempi e alle preposizioni rette da ogni singolo verbo e nome:

1) “ne” avverbiale,  con verbi di moto da luogo – da lì, da qui:

– È andata all’università e ne è (n‘è) uscita dopo la lezione d’italiano.è uscita da lì = ne è (n’è) uscita
– Non ti voglio sentire più. Vattene!vai via da qui – vattene

PS.: si può anche dire “vai via di qui

P.S: Approfondiremo questo uso specifico della particella “ne” alla seconda puntata, quando tratteremo dei verbi pronominali retti da due clitici tali: andarsene, intendersela, prendersela, ecc.

2) “ne” con valore pronominale (sostituisce un nome/un sostantivo) – di ciò, di questo, di quello:

– Compriamo una macchina più grande?
– Non ne vedo la necessità.
non vedo la necessità di comprare un macchina più grande – non vedo la necessità di ciò/di questa cosa – non ne vedo la necessità
– Hai già parlato con qualcuno del trasferimento?
– No, ne parlerò domani ai colleghi dell’ufficio.
Ne sei sicuro?
– Sì, certo. *Gliene parlerò domani mattina.
parlerò con i colleghi del trasferimento – parlerò di ciò/di questo con i colleghi ne parlerò con i colleghi

* In questo caso, possiamo anche accoppiare la particella “ne” al pronome indiretto di terza persona plurale “gli” che sostituisce “ai colleghi”: gliene parlerò.

 

– Carla, ti ho comprato un bel libro di ricette medievali.
– Grazie, ma non saprei cosa farmene. Non mi piace cucinare…
non saprei cosa farmi del libro di ricette medievali – non saprei cosa farmene

 mi + ne = me ne

– Secondo me, dovresti andare a Parigi in macchina. Tu che ne pensi?che pensi di questa cosa/di ciò
– Lui e partito soltanto da una settimana e ne sento già la mancanza.sentire la mancanza di qualcuno/qualcosa
– Hai comprato il pane?
– Oh, me ne sono dimenticato?
mi sono dimenticato di comprare il pane – me ne sono dimenticato

3) La particella “ne” è usata assai di frequente con valore di genitivo partitivo, cioè per indicare una parte:

– Ti piacciono questi dolcetti che ho preparato per te?
– Certo! Ne vorrei due, posso?
– Te ne do anche quattro!
di questi dolcetti io vorrei due – ne vorrei due
– Scusami, ma bevi tutto quella grappa?
– No, ne bevo soltanto un bicchierino, mica sono un ubriacone!
bevo soltanto un bicchierino della grappane bevo soltanto un bicchierino
– Hai mai letto qualche libro di Italo Calvino?
– Sì, ne ho letti quattro.
ho letto quattro libri di Italo Calvinone ho letti quattro
– Avete letto tutte le riviste?
– No, ne abbiamo lette due.
abbiamo letto 2 riviste – ne abbiamo lette due
– Conoscevi tutti gli invitati alla festa di Anna?
– No, non ne conoscevo nessuno.
non conoscevo nessuno degli invitati – non ne conoscevo nessuno

Siamo arrivati alla fine della nostra prima puntata, spero che abbiate capito che per usare bene la particella “ne” è necessario fare molta attenzione alle preposizioni richieste dai verbi e ai rapporti tra un nome/sostantivo e i termini da esso retti. Se vi dico, per esempio, “ho parlato…”, mi chiederete, sicuramente, “hai parlato di chi, con chi, ecc.?”, poiché l’informazione che il verbo dovrebbe darci rimane incompiuta. Quali delle due particelle dovremmo usare in questo caso? D’altra parte, se vi dico “ho bisogno…”, mi chiederete, senza dubbio, “di che cosa hai bisogno?”. Quindi, riflettete un po’ su tutto ciò che abbiamo visto in questo post, va bene? Ci ritroviamo alla seconda puntata.

Arrivederci e buono studio!

Se vi è piaciuto il post, fatecelo sapere nei commenti!

Pubblicato da Cláudia Valéria Lopes

Cláudia Valéria Lopes è nata a Rio de Janeiro, Brasile. Nel 2001 si laureò in Lingue straniere (portoghese e italiano) presso l’UFRJ – Universidade Federal do Rio de Janeiro. È traduttrice e insegnante di portoghese e italiano. Ha vissuto in Italia per sette anni, periodo in cui ha potuto approfondire le sue conoscenze della lingua italiana e dare continuità ai suoi studi. Ha lavorato per due anni come lettrice di lingua portoghese (norma brasiliana ed europea) presso l’Università degli Studi di Bari. Dal 2009 vive in Svizzera, dove lavora nel campo dell’e-learning, traduttrice (le sue lingue di lavoro sono: portoghese, italiano, inglese e tedesco) e insegnante di portoghese e italiano. Claudia è fondatrice, amministratrice e redattrice del Blog, della pagina Facebook di Affresco della Lingua Italiana e del canale Youtube. Nel 2021 ha conseguito un master in Didattica della Lingua Italiana come lingua seconda presso l'università E-Campus.

11 pensieri riguardo “La particella “ne” – prima puntata

  1. Mi é piaciuto tantissimo,é un articolo interessante e molto chiaro.Grazie di cuore, per me é un aiuto molto apprezato. Scusatemi se non ho scritto qualche parola bene-

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