In questi giorni, come lo sapete, si festeggia il Carnevale in tanti paesi del mondo. Vi siete mai chiesti, però, quale sia la sua origine?
Il vocabolo carnevale deriva dal latino carnem levare, cioè “eliminare la carne”, influenzato forse dal vocabolo latino vale che significa “addio”, ma nel senso di “togliere”. In poche parole, “addio alla carne”, che rappresentava il banchetto realizzato all’ultimo giorno di Carnevale (Martedì grasso), festa che segnava la fine della settimana dei sette giorni grassi. Infatti, questo banchetto dava inizio alla Quaresima, periodo liturgico penitenziale di quaranta giorni dedicati all’astinenza e al digiuno, celebrato dalla Chiesa cattolica e da altre chiese cristiane, che precede la Pasqua.
In Italia, i carnevali più famosi sono quelli di Venezia, Viareggio, Putignano, Sciacca e tanti altri!

Durante i sette giorni grassi, si fanno degli scherzi, si realizzano feste mascherate e sfilate di carri allegorici. Il Carnevale è, per eccellenza, il tempo del divertimento e dell’allegria, ma anche di molta confusione e chiasso.
(Carnevale di Viareggio 2017)
Le maschere di carnevale più famose della tradizione italiana sono: Arlecchino, Beppe Nappa, Brighella, Burlamacco, Capitan Spaventa, Dottor Balanzone, Fagiolino, Gianduja, Gioppino, Colombina, Meneghino, Meo Patacca, Pantalone, Pierrot, Pulcinella, Rosaura, Rugantino, Sandrone, Stenterello, Tartaglia.
(Crediti immagine Pianeta Bambini)
Tuttavia quella più famosa a livello mondiale è, senza dubbio, l’Arlecchino, nata dall’intreccio di due tradizioni: lo Zanni bergamasco e i personaggi diabolici farseschi della tradizione popolare francese.
(Arlecchino, maschera veneziana)
IL VESTITO DI ARLECCHINO
(Gianni Rodari)
Per fare un vestito ad arlecchino
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un’altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello, largo di mano
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone,
bolognese dottorone:
‘Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene il mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l’altro bolletta.
Il Carnevale è festeggiato anche in altri paesi come la Germania, Francia, Grecia, Danimarca, ecc. Il carnevale brasiliano è uno dei più conosciuti al mondo, il cui più famoso è quello di Rio, la mia città!
(Marquês de Sapucaí – Rio de Janeiro)
Arrivederci e buon Carnevale!
Claudia Valeria Lopes
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Via Reggio?!?!?
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Grazie, ho già apportato la correzione. Il post è ancora in fase di modifica. Un caro saluto!
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“Bravissima Claudia, come sempre! Grazie!”
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Grazie, Claudio! A presto 🙂
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E anche in belgio e nei paesi bassi, ma solo nelle regioni cattoliche.
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Ciao, Paolo! Ho cambiato un po’ il testo dell’ultimo paragrafo, così capiranno che ci sono tanti altri paesi al mondo che festeggiano il Carnevale. Un caro saluto!
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Grazie mille!
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