Ciao a tutti!
Chissà quante volte vi sarà capito di avere dei dubbi ortografici (italiani compresi!) al momento di scrivere. Per scrivere correttamente le parole vi dovete attenere a delle regole molto precise, che trovate su tutti i libri di grammatica. In alcuni casi, bisogna fare leva sulle vostre conoscenze di base oppure adottare l’abitudine di consultare il dizionario ogni qualvolta sorgeranno dei dubbi. Oggi studieremo i suoni cu e qu, siete pronti?
Tra il suono cu + vocale (cua, cue, cui, cuo) e qu + vocale (qua, que, qui, quo) non esiste alcuna differenza per quanto riguarda la pronuncia. Quindi non c’è alcuna regola per stabilire quando dobbiamo usare cu (cuocere, scuola, circuito, cuore) e qu (quadro, questo, equidistante, quota). In caso di dubbi, consultante il dizionario!
Per ciò che riguarda il problema della doppia grafia, ricordate che:
a) cu + consonante si scrive SEMPRE cu: cugino, custode, aculeo, lacustre, cupo;
b) le seguenti parole e i loro derivati o composti si scrivono sempre con cu: cui (pronome relativo); cuore (cuoriforme, batticuore, crepacuore, malincuore, rubacuori, rincuorate) – cuoio (cuoiaio, cuoiame, scuoiare) – scuola (scuolabus) – cospicuo (cospicuamente) – innocuo (innocuamente) – proficuo (proficuamente) – vacuo (vacuità, evacuare) – circuire (circuito) – arcuare (arcuato) – evacuare (evacuato) – acuire (acuito) – percuotere; riscuotere; scuotere.
(Libri consultati: Datti una regola, di Rosetta Zordan, e Parole e frasi, di Dardano e Trifone).
Arrivederci e buono studio!
Claudia Valeria Lopes
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me place molto
Grazie, Marta!