Esercizio musicale – Giorgia

Ciao a tutti!

Oggi studieremo la formazione del plurale attraverso questa bellissima canzone chiamata “Oronero”, interpretata da Giorgia. Quindi vi propongo un esercizio di ascolto molto semplice e piacevole: ho cancellato alcuni nomi, al plurale e al singolare, dal testo della canzone, per cui vi chiedo di sentirla almeno due volte prima di incominciare l’attività, va bene? Alla fine, quando sarete sicuri di quello che avete scritto, potete controllare le parole originali in fondo al post.

Giorgia (Roma, 26 aprile 1971) è una cantautrice musicista, produttrice discografica e conduttrice radiofonica italiana.

Cenni grammaticali

Sicuramente già conoscete alcune delle principali regole adoperate nella formazione del plurale delle parole nella lingua italiana. Comunque facciamo una piccola revisione, va bene? Non ho trattato tutti i casi, ma sicuramente quelli più conosciuti dagli stranieri che studiano la lingua italiana:

A) I nomi che finiscono in –a formano il plurale in:

i: se sono maschili: il poema – i poemi; il geometra – i geometri;

e: se sono femminili: la finestra – le finestre; la penna – le penne.

Eccezioni:  l’ala e l’arma, pur essendo femminili, formano il plurale con la desinenza –i: le ali e le armi.

B) I nomi femminili e maschili che finiscono in –ca e –ga formano il plurale:

– in –chi e –ghi se sono maschili: il monarca – i monarchi; l’auriga – gli aurighi;

– in –che e in –ghe se sono femminili: la nuca – le nuche; la strega – le streghe.

Eccezioni: belga (= abitante del Belgio) fa belgi al maschile e belghe al femminile.

C) I nomi che finiscono in –cìa e –gìa (con i accentata) formano il plurale regolarmente in –cìe e –gìe:

– la farmacia – le farmacie, la bugia le bugie

D) I nomi che finisco in –cia e –gia (con i non accentata) conservano la i se le consonanti c e g sono precedute da vocale, la perdono invece se sono precedute da consonante; quindi nel primo caso il plurale sarà – cie e –gie, mentre nel secondo –ce e –ge:

la camicia – le camicie, la valigia – le valigie, la ciliegia – le ciliegie
– la provincia – le province, la boccia – le bocce, la spiaggia – le spiagge

E) I nomi che al singolare finiscono in –o prendono al plurale la desinenza senza –i:

– il bambino – i bambini, l’impiegato – gli impiegati, il sasso – i sassi

Attenzione: uomo forma il plurale in uomini

F) I nomi che finiscono in -co e -go non seguono una regola fissa nella formazione del plurale. In linea di massima, se non piani (l’accento sulla penultima sillaba), fanno il plurale in –chi e –ghi; se non sdruccioli (l’accento sulla terzultima sillaba) formano il plurale in –ci e –gi:

– il baco – i bachi, il fungo – i funghi
– il medico – i medici, il teologo – i teologi

Nomi piani che fanno il plurale diversamente: l'amico - gli amici, il greco - i greci, il porco - i porci.

Nomi sdruccioli che fanno il plurale diversamente: il carico - i carichi, l'incarico - gli incarichi. 

Se avete dubbio riguardo alla formazione del plurale delle parole, consultate un buon dizionario.

G) i nomi che finiscono in –io (con i accentata) formano il plurale in –ii:

– zio – zii; pendio – pendii; rinvio – rinvii

Attenzione: dio fa dei

H) I nomi che finiscono in –io (con i non accentata) fanno il plurale con un sola i:

– viaggio – viaggi; figlio – figli, raggio – raggi

Ora di lavorare!

Scaricate il testo della canzone Esercizio musicale – Giorgia, ascoltatela almeno due volte prima di scrivere le parole mancanti negli spazi. Fateci sapere nei commenti se vi siete trovati bene con questo tipo di attività e se ne volete altre. Buon lavoro!

“Oronero”

Parlano di me
Una ______ facile
Con le ________
Di un giorno semplice
Parlano di te
Che sei ________
Ma cammini a testa alta senza chiedere.

Parlano di lui
Uno stronzo senza fine
Che si perde sotto le prime _______ di aprile
Dicono di me che rimarrò da sola
Ma nel tempo ho scelto e so che ne rimarrà una di me
Una di me.

Parlano di te
Che non hai ________
La gente parla quando non ascolta neanche se
Parlano di me
Che non mi amo davvero
Ma una _______ sul mio viso è il mio primo ________
Parlano di noi
e abbiamo tutti contro
Ma tu sei come me
So che rimarrai al mio ________
Dicono di me
Non sono più com’ero
E questa sono io
E loro sono oro nero
Oro nero
Oro nero.

Parlano di te
Un ______ che si perde
Ma dà un abbraccio alla vita che poi li protegge
Parlano di lei
Una ________ senza cuore
Ma che chiede solamente di trovare amore
Dicono di me
Che non so consolare
Ma sono qui davanti a te e mi prendo il tuo ______
Parla un po’ con me
Che sono come te
E le parole sono _______ e sanno fare male
Devi saperle usare.

Parlano di te
Che non hai regole
La gente giudica e non sa neanche lei perché
Parlano di me
Che non mi amo davvero
Ma una _______ sul mio viso
La vorrei sul serio
Parlano di noi
Che abbiamo tutti contro
Ma tu sei come me,
So che rimarrai al mio ______
Dicono di me
Non sono più com’ero
E questa sono io
Non lo voglio l’oro nero
Oro nero
Oro nero

Parlano di te
Che tu non puoi cambiare
Ma nella vita hai fatto _______ per potere amare
Parlano di me
Ci credo per davvero
Le tue _______ sono oro
Basta, oro nero

Le parole originali

“Oronero”

Parlano di me
Una donna facile
Con le difficoltà
Di un giorno semplice
Parlano di te
Che sei fragile
Ma cammini a testa alta senza chiedere.

Parlano di lui
Uno stron*o senza fine
Che si perde sotto le prime luci di aprile
Dicono di me che rimarrò da sola
Ma nel tempo ho scelto e so che ne rimarrà una di me
Una di me.

Parlano di te
Che non hai regole
La gente parla quando non ascolta neanche se
Parlano di me
Che non mi amo davvero
Ma una carezza sul mio viso è il mio primo pensiero
Parlano di noi
e abbiamo tutti contro
Ma tu sei come me
So che rimarrai al mio fianco
Dicono di me
Non sono più com’ero
E questa sono io
E loro sono oro nero
Oro nero
Oro nero.

Parlano di te
Un uomo che si perde
Ma dà un abbraccio alla vita che poi li protegge
Parlano di lei
Una donna senza cuore
Ma che chiede solamente di trovare amore
Dicono di me
Che non so consolare
Ma sono qui davanti a te e mi prendo il tuo dolore
Parla un po’ con me
Che sono come te
E le parole sono armi e sanno fare male
Devi saperle usare.

Parlano di te
Che non hai regole
La gente giudica e non sa neanche lei perché
Parlano di me
Che non mi amo davvero
Ma una carezza sul mio viso
La vorrei sul serio
Parlano di noi
Che abbiamo tutti contro
Ma tu sei come me,
So che rimarrai al mio fianco
Dicono di me
Non sono più com’ero
E questa sono io
Non lo voglio l’oro nero
Oro nero
Oro nero

Parlano di te
Che tu non puoi cambiare
Ma nella vita hai fatto passi per potere amare
Parlano di me
Ci credo per davvero
Le tue parole sono oro
Basta, oro nero

Arrivederci e buono studio!

Claudia V. Lopes

Se il post vi è piaciuto, fatecelo sapere nei commenti!

 

Pubblicato da Cláudia Valéria Lopes

Cláudia Valéria Lopes è nata a Rio de Janeiro, Brasile. Nel 2001 si è laureata in Lingue straniere (portoghese e italiano) presso l’UFRJ – Universidade Federal do Rio de Janeiro. È traduttrice e insegnante di portoghese e italiano. Ha vissuto in Italia per sette anni, periodo in cui ha potuto approfondire le sue conoscenze della lingua italiana e dare continuità ai suoi studi. Ha lavorato per due anni come lettrice di lingua portoghese (norma brasiliana ed europea) presso l’Università degli Studi di Bari. Dal 2009 vive in Svizzera, dove lavora nel campo dell’e-learning, traduttrice (le sue lingue di lavoro sono: portoghese, italiano, inglese e tedesco) e insegnante di portoghese e italiano. Claudia è fondatrice, amministratrice e redattrice del Blog, della pagina Facebook di Affresco della Lingua Italiana e del canale Youtube. Nel 2021 ha conseguito un master in Didattica della Lingua Italiana come lingua seconda presso l'università E-Campus.

7 pensieri riguardo “Esercizio musicale – Giorgia

  1. E una canzone scritta per me. Solamente non ho potuto capire la parola ORO NERO. Come olio, o per le gente che guardano nero alla vita…. Comunque. Vorrei ne altre.

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