Ciao a tutti!
Nel nostro nuovo post studieremo un argomento molto interessante e utile: gli avverbi di tempo, che indicano la circostanza o il periodo di svolgimento di una determinata azione, espressa da un verbo, un aggettivo o un altro avverbio.
Gli avverbi di tempo più usati nella lingua italiana sono: ora, adesso, ormai, prima, dopo, sempre, spesso, talora, ancora, tuttora, già, mai, presto, tardi, oggi, domani, stamani, recentemente, successivamente.
Adesso fate molta attenzione agli esempi! Ricordatevi, però, che questi avverbi hanno svariati valori a seconda del contesto in cui vengo adoperati, alcuni di loro sono anche sinonimi:
a) ora – ora è mezzogiorno; ora non posso portarti al cinema.
b) adesso – adesso dobbiamo uscire; sono arrivato adesso da Roma.
c) ormai – ormai non c’è più posto all’opera; arrivammo quando l’ufficio era ormai chiuso.
d) prima – prima ti togli il pensiero meglio è; prima di te ci sono altre cinque persone.
e) dopo – ne riparleremo dopo; due isolati dopo c’è il cinema.
f) sempre – le cose vanno sempre meglio; sei sempre in ritardo.
g) spesso – mi telefona molto spesso; spesso i miei amici mi vengono a trovare.
h) talora – accadono talora cose del tutto impreviste; talora ho voglia di mangiare un gelato.
i) già – fa freddo già da parecchi giorni; Paolo è già andato via.
l) mai – quando mi vede, non mi saluta mai; non gli ho mai detto la verità.
m) presto – torno presto; si alza sempre molto presto.
n) tardi – meglio tardi che mai (prov.); non mi piace andare a letto tardi.
o) oggi – dov’è il giornale di oggi; Carlo è partito oggi.
p) domani – ho una visita medica domani mattina; domani arrivano i libri che ho ordinato.
q) stamani – le notizie di stamani mi hanno sconvolto la vita; “stamani era un fanciullo ed or son vecchio” (Petrarca).
r) recentemente – recentemente l’ho trovata per strada.
s) successivamente – il decreto di legge approvato dal Consiglio dei ministri deve successivamente essere approvato dal Parlamento.
Nell’uso letterario del passato si usava frequentemente l’avverbio mo (ora, tra poco), che fino a oggi figura nei dialetti centromeridionali e in Lombardia:
E io: “Buon duca, non tengo riposto / a te mio cuor se non per dicer poco, / e tu m’hai non pur mo a ciò disposto (D. Alighieri, Inferno)
E mo cosa facciamo?
Mo vado a dormire!
Arrivederci e buono studio!
Claudia V. Lopes
Bravo Claudia, questo e’ molto importante per me
Ciao, Roberto! Che bello che il post ti è piaciuto. Un abbraccio 🙂
Mollto utile! Spesso e sempre mi fai pensare che la grammatical è molto interessante!
Kathy, a me la grammatica piace da morire! Un bacione <3
io la grammatica la odio un bacione \
Ma perché? Tutto dipende dall’approccio.
Un caro saluto!
Come se dice con passato prossima di STA MATTINA…??
Ciao Nenu, scusami ma non ho capito la domanda.
Un abbraccio 🙂