Ciao a tutti!
Oggi vi racconteremo la leggenda del dolce simbolo del Natale: il panettone. A dire il vero, vi racconteremo soltanto una delle tante ipotesi che attestano la sua nascita, poiché ce ne sono almeno tre in rete. Pertanto, ne abbiamo scelta quella che narra le vicende di un giovane sguattero chiamato Toni.

Torniamo a Milano, nella corte di Ludovico Maria Sforza, detto il Moro, allora reggente del Ducato di Milano. Era la notte della vigilia di Natale e il duca ebbe inviato nobili cavalieri e dame eleganti per una grande cena. Nelle cucine del castello tutti i cuochi erano molto impegnati nella preparazione delle buonissime pietanze tipiche di quell’occasione.

Il mastro cuoco, indaffarato tra le pentole, si dimenticò nel forno il dolce che tutti aspettavano! Si trattava del dolce che doveva essere servito a fine pasto per concludere degnamente i festeggiamenti della Vigilia di Natale. Quando se ne ricordò, era ormai troppo tardi: di tutta quella bontà non restava che qualche briciola carbonizzata.
Per fortuna, un giovane sguattero di nome Toni ebbe l’idea di presentare un dolce dalla forma di un grosso pane che ebbe cucinato di nascosto un giorno prima. Nella preparazione usò burro, uova, scorza di cedro, uva sultanina e gli avanzi della cucina. “Se non avete altro, lo potete portare in tavola” disse Toni.

E così quel pane, dalla forma alquanto bizzarra, piacque a tutti i commensali al primo assaggio, soprattutto al duca che chiese subito il nome di quella prelibatezza. Il mastro cuoco non esitò nemmeno un attimo a rivelare il segreto: “L’è ‘l pan del Toni” che da allora si chiamò “il pane di Toni, cioè il Panettone che rallegra il Natale con il suo profumo delicato e il suo sapore favoloso.
Arrivederci e buon apetito!
Claudia Valeria Lopes
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Che bella storia!
Ciao, Kathy! Veramente bella <3
Un abbraccio 🙂
Certo che mié piaciuto.
Grazie, Herminia!
Un caro saluto dalla Svizzera 🙂
Dopo questa bella spiegazione quasi mi vergogno di preferire il pandoro farcito 🙁
Non dire a nessuno: ma anche a me piace tanto il pandoro 🙂
Nel prossimo post ne parlerò.
Un abbraccio!
Claudia
🙂
🙂
Bella storia! Grazie, Claudia, auguri di buon 2018 per te!
Ciao, Susana! Sì, è una bellissima storia, ma a me piace di più il pan d’oro…
Un abbraccio <3
Claudia