Ciao a tutti!
Nel nostro nuovo post, faremo uno studio comparativo (non esauriente) tra i verbi rimanere e restare, che in alcuni casi sono sinonimi quasi perfetti. In altri casi, invece, hanno significati molto distinti, come vedremo in seguito.
Casi in cui rimanere e restare sono sinonimi:
- fermarsi, trattenersi in un luogo – è rimasto/restato in ufficio fino a tardi; oggi rimango/resto a casa tutto il giorno; resti/rimani a pranzo con noi?; questo segreto deve rimanere/restare tra di noi (nessuno lo deve sapere).
- permanere o ritrovarsi in un determinato stato, posizione, condizione –nonostante tutto siamo restate/rimaste amiche; la situazione resta/rimane incerta; l’ufficio resterà/rimarrà chiuso per ferie dal 23 dicembre al 7 gennaio; lui rimase/restò in piedi tutto il tempo.
- avanzare, esserci ancora – mi restano/rimangono pochi soldi; non mi resta/rimane altro da fare, devo continuare a lottare;
Alcune espressioni in cui possiamo usare sia l’uno sia l’altro:
– Anna è rimasta/restata di sasso (di stucco).
– Ci sono restata/rimasta male, non siamo più amiche.
– Allora rimaniamo/restiamo d’accordo per domani sera?
–È rimasto/restato sul colpo (è morto sul colpo).
Casi particolari in cui uno viene usato a scapito dell’altro
In alcuni casi si tratta soltanto di una scelta linguistica che è stata tramandata nel tempo, considerando l’etimologia del verbo rimanere (lat. remanēre, comp. di re-, che indica continuità e manēre ‘stare’) e del verbo restare (lat. restāre, comp. di re-, che indica ripetizione, e stāre ‘stare’). In altri casi è perché “suona meglio” oppure è “più orecchiabile” dai parlanti stessi, come succede in tutte le lingua del mondo:
- sopravvivere, essere superstite: le è rimasto solo un figlio, dopo quella tragedia. (osservazione: in questo caso non si direbbe “le è restato”)
- durare nel tempo, avere un valore effimero: questa è una moda destinata a rimanere a lungo; è un libro che rimarrà. (osservazione: anche se sentiamo di più queste espressioni con il verbo rimanere, non credo che sarebbe del tutto sbagliato adoperare il verbo restare. Come ho detto prima, è una questione di uso e di scelta linguistica).
- nell’espressione “non ci resta che …“, di cui il titolo di un bellissimo film con Massimo Troisi e Roberto Benigni Non ci resta che piangere, il verbo restare funziona meglio del verbo rimanere, cioè è più orecchiabile.
Come ho accennato prima, questo non era uno studio esauriente, poiché ci sono tanti altri usi riguardanti i verbi in questioni che sono contemplati dalla lingua italiana. Quindi abituatevi a fare le vostre ricerche personali attingendo a un buon dizionario e a una buona grammatica.
Arrivederci e buono studio!
Claudia Valeria Lopes
Se il post vi è piaciuto, fatecelo sapere nei commenti!
Molto chiaro, conciso e molto molto utile, grazie mille!!!
Grazie, Vicki!
Un abbraccio 🙂
Chiarissima Claudia, e come al solito ti ringrazio il tuo apporto, un abbraccio
Cara Marta, grazie a te!
Un caro saluto 🙂