Ciao a tutti!
Dalla serie “non si finisce mai di imparare”, oggi tratterò di un’altra questione molto interessante legata al lessico della lingua italiana.
Qualche settimana fa, mentre facevo lezione di italiano, mi sono accorta che sul libro didattico che ho adottato con la mia allieva c’era scritto “sono le tre e mezzo”. Confesso di aver sentito qualche volta “sono le tre e mezzo”, ma credevo che questa forma fosse del tutto sbagliata. Da quando ho cominciato a studiare l’italiano (tanti anni fa) ho sempre usato il vocabolo “mezzo” – con funzione di sostantivo – al femminile, cioè “mezza”. Quindi sono “le tre e mezza”, perché nella mia testa “mezza” concordava con “ora”, il che non è sbagliato, ovviamente. Però, ci sono altre possibilità e funzioni svolte dallo stesso vocabolo come vedremo di seguito:
MEZZO o MEZZA?
Dipende dalla funzione in cui questo vocabolo è usato:
1) Se mezzo ha la funzione di aggettivo e precede il sostanti, dovremo fare la concordanza regolarmente in genere e numero:
– Ho letto mezza pagina di questo libro.
– In frigo c’è ancora mezzo litro di latte.
– Dove sono i mezzi fogli?
– Le pensioni e mezze paghe della marina saranno determinate da un regolamento particolare. (da Web)
2) Se il vocabolo mezzo ha la funzione di avverbio (il cui significato è “a metà”, “per metà) e precede un aggettivo o un participio passato, è consigliabile che resti inalterato:
– Sei mezzo morta.
– Le urne sono state mezzo sepolte.
– Siamo mezzo matti.
Tuttavia può anche essere accordato in genere e numero con il sostantivo che lo precede:
– Sei mezza morta.
– Le urne sono state mezze sepolte.
– Siamo mezzi matti.
3) Se mezzo funge da sostantivo, con il significato di metà, e si trova dopo un altro sostantivo (soprattutto nelle indicazioni delle ore del giorno), le regole ci dicono che dovrebbe rimanere inalterato:
– Che ore sono?
– Sono le sette e mezzo.
Tuttavia può anche essere accordato in genere con il sostantivo:
– Che ore sono?
– Sono le sette e mezza.
Importante: il femminile singolare mezza, NORMALMENTE, si elide davanti a parole che cominciano per vocale: mezz’ora. In tutti gli altri casi l’elisione è facoltativa: - Era una donna di mezza età/mezz’età. - Ho avuto una mezza idea/mezz’idea.
Il femminile sostantivato mezza serve anche a indicare sia le ore 12:30 sia le ore 0.30:
– È appena suonata la mezza.
– È tardi, sarà la mezza.
Meno frequente la mezz’ora di ogni ora.
– A che ora comincia lo spettacolo?
– Alle 9:40.
– Allora ci vediamo alla mezza.
Arrivederci e buono studio!
Claudia Lopes
Se il post vi è piaciuto, fatecelo sapere nei commenti!
Bibliografia:
- Cetroni M.R. et alii, Grammaticando. Cercola (Napoli), Loffredo Editore, 1997.
- SABATINI, Francesco, La comunicazione e gli usi della lingua. Bologna, Loescher editore, 1995.
- DARDANO, Maurizio e TRIFONE, Pietro. Parole e Frasi. Bologna, Zanichelli Editore Spa, 1985.
- SERIANI, Luca. Grammatica italiana. Torino, Utet Editore, 1991.
- Dizionario Garzanti, De Mauro e Lo Zingarelli della lingua italiana.
Molto interessante!
Gli esempi al punto 2 hanno un suono poco piacevole…trovo più musicale accordare genere e numero!
Ottimo articolo!!
Anch’io la penso così! Comunque possiamo usare entrambe le forme. Un abbraccio!