La leggenda di Amore e Psiche

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Nel nostro post di oggi parleremo di una delle più belle leggende d’amore di tutti i tempi: l’Amore e Psiche, scritta nel II secolo d.C. dallo scrittore latino Lucio Apuleio Madaurense (lat. Lucius Apuleius Madauresis), uno scrittore di prosa in lingua latina, filosofo platonico e rettore di origine africana.

L’Amore e Psiche si trova all’interno dell’unico romanzo antico scritto in latino pervenutoci interamente ad oggi: Le metamorfosi (lat. Metamorphoseon), o L’asino d’oro (Asinus aureus). Questa leggenda è la metafora dell’eterna lotta tra razionalità e istinto, tra cuore e cervello, che racconta la storia del Dio Amore (cupido) e la bellissima fanciulla Psiche.

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Amore e Psiche, gruppo scultoreo realizzato da Canova tra il 1787 e il 1793 conservato presso il museo del Louvre, a Parigi.
Antonio Canova fu il massimo scultore esponente del Neoclassicismo, è anche considerato l'ultimo grande artista della scultura italiana.

La leggenda di Amore e Psiche:

Amore e Psiche Picot
François-Édouard Picot (1786-1868), Amore e Psiche (1817)

C’era una volta la figlia minore di un re che, a causa della sua straordinaria bellezza, suscitava l’invidia di Venere (dea romana dell’amore, bellezza e fertilità). Un giorno lei mandò suo figlio Cupido dalla fanciulla affinché la facesse innamorare dell’uomo più brutto della terra, ma – colpo di scena – il giovane, vedendola, se n’innamorò perdutamente e la portò via con sé in un castello. Tuttavia, alla fanciulla – che ignorava completamente l’identità del dio – fu negata la vista dell’amato; se avesse disubbidito si sarebbe dovuta separare da lui. 

Istigata dalle sue sorelle invidiose, Psiche non resisté al divieto e spiò Amore mentre dormiva. Purtroppo, svegliatosi da una goccia di cera sul viso caduta dalla candela che Psiche teneva in mano mentre lo osservava, scappò via per non tornare mai più. Psiche, lacerata dal dolore per la perdita del suo amato, si gettò via da una rupe, ma un attimo prima che toccasse terra, Amore la sollevò e la mise sulla riva fiorita. Amore e Psiche si sposarono e, con tutti gli onori, lei fu assunta dea.

Arrivederci e buono studio!

Claudia V. Lopes

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Pubblicato da Cláudia Valéria Lopes

Cláudia Valéria Lopes è nata a Rio de Janeiro, Brasile. Nel 2001 si laureò in Lingue straniere (portoghese e italiano) presso l’UFRJ – Universidade Federal do Rio de Janeiro. È traduttrice e insegnante di portoghese e italiano. Ha vissuto in Italia per sette anni, periodo in cui ha potuto approfondire le sue conoscenze della lingua italiana e dare continuità ai suoi studi. Ha lavorato per due anni come lettrice di lingua portoghese (norma brasiliana ed europea) presso l’Università degli Studi di Bari. Dal 2009 vive in Svizzera, dove lavora nel campo dell’e-learning, traduttrice (le sue lingue di lavoro sono: portoghese, italiano, inglese e tedesco) e insegnante di portoghese e italiano. Claudia è fondatrice, amministratrice e redattrice del Blog, della pagina Facebook di Affresco della Lingua Italiana e del canale Youtube. Nel 2021 ha conseguito un master in Didattica della Lingua Italiana come lingua seconda presso l'università E-Campus.

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