L’origine del vocabolo “cravatta”

Ciao a tutti!

Non mi ricordo se vi ho detto che a me piace tantissimo l’etimologia, cioè lo studio dell’origine delle parole e della loro storia. Tempo fa scrissi un post in cui parlavo dell’origine della lingua italiana e del perché ci sono tanti vocaboli simili nelle lingue dette romanze (o neolatine), come il portoghese, lo spagnolo, il catalano, il francese, il rumeno, l’italiano, ma anche nelle lingue appartenenti ad altri gruppi, come l’inglese e il tedesco. La risposta è semplice: 90% di questi vocaboli provengono dal latino.

Il latino è un’antica lingua indoeuropea appartenente al ramo italico, originariamente parlata nel Lazio (Lătĭŭm in latino), almeno dagli inizi del I millennio a.C. Fu diffuso principalmente nell’Europa occidentale, come lingua ufficiale della Repubblica Romana, dell’Impero Romano e, dopo la conversione al cristianesimo, dalla Chiesa Cattolica Romana.

Un patrimonio ereditario importante – il latino e il fiorentino

Tuttavia, ci sono tantissimi vocaboli che riscontriamo in più lingue la cui origine è più recente di quanto non crediamo come, per esempio, cravatta (portoghese gravata, tedesco Krawatte, spagnolo corbata, francese cravate, rumeno cravată, inglese cravat, ucraino краватка).

Secondo i dizionari etimologici, il vocabolo cravatta deriva dal francese (1648), che a sua volta deriva dal croato hrvati. Ma facciamo un salto ancora più indietro, prima di parlare della sua origine etimologica, perché, a quanto sembra, l’antenata dell’attuale cravatta rimonta ai tempi dei legionari romani. Infatti, essi indossavano una specie di striscia di stoffa di colori diversi chiamata focale (noto anche come sudario), le cui funzioni pratiche erano quelle di proteggere le vie respiratorie durante le marce oppure (e forse la principale) di proteggere il loro collo da sfregamento dalla corazza.

File:018 Conrad Cichorius, Die Reliefs der Traianssäule, Tafel XVIII.jpg
Focalia indossati dai soldati di cavalleria – infanteria su un pannello da Colonna Traiana, monumento innalzato a Roma per celebrare la conquista della Dacia (attuale Romania)

Facendo un salto in avanti, scopriamo che le origini dell’attuale cravatta risalgono alla Guerra dei trent’anni (1618-1648). Allora, i cavalieri croati assoldati da Luigi XIV e inquadrati nel reggimento Royal, indossavano i loro tradizionali piccoli foulard annodati; questa usanza ha suscitato un interesse molto particolare dalla parte dei parigini e quindi hrvati (cioè croati) fu infrancesato e diventò cravate.

Celebrazione dei 350 della Cravatta nel 2017 in Zagreb (crediti: Croazia week)

Quindi, d’ora in avanti, ogni volta che indosserete questo elemento accessorio dell’abbigliamento maschile, ma usato spesso per abbellimento del vestiario femminile, penserete alla lunga strada che ha fatto fino ad arrivare ai giorni nostri.

Fateci sapere in un commento come si dice cravatta nella vostra lingua materna!

Vi abbraccio e alla prossima!

Claudia V. Lopes

Fiorire, Linea, Confine, Decorazione, Vortice, Accento

Bibliografia di base per la scrittura dei post:

  1. Cetroni M.R. et aliiGrammaticando. Cercola (Napoli), Loffredo Editore, 1997.
  2. SABATINI, Francesco, La comunicazione e gli usi della lingua. Bologna, Loescher editore, 1995.
  3. DARDANO, Maurizio e TRIFONE, Pietro. Parole e Frasi. Bologna, Zanichelli Editore Spa, 1985.
  4. DUCI, Gianfranca e DI ROSA, Silvana – Grammatica pratica e scrittura. Petrini Editore, Borgaro (BO), 2009.
  5. SERIANI, Luca. Grammatica italiana. Torino, Utet Editore, 1991.
  6. Dizionario Garzanti, De Mauro e Lo Zingarelli della lingua italiana.
  7. QUARTU, B.M., Dizionario dei modi di dire della lingua italiana. Milano, Rizzoli, 1993.
  8. MORTARE, Valerio, Locuções Italianas e Portuguesas Divergentes. Rio de Janeiro, Editora da Universidade do Rio de Janeiro, 2000.
  9. SORGE, Paola, Dizionario dei modi di dire della lingua italiana. Newton Compton Editori, 2011.

Pubblicato da Cláudia Valéria Lopes

Cláudia Valéria Lopes è nata a Rio de Janeiro, Brasile. Nel 2001 si è laureata in Lingue straniere (portoghese e italiano) presso l’UFRJ – Universidade Federal do Rio de Janeiro. È traduttrice e insegnante di portoghese e italiano. Ha vissuto in Italia per sette anni, periodo in cui ha potuto approfondire le sue conoscenze della lingua italiana e dare continuità ai suoi studi. Ha lavorato per due anni come lettrice di lingua portoghese (norma brasiliana ed europea) presso l’Università degli Studi di Bari. Dal 2009 vive in Svizzera, dove lavora nel campo dell’e-learning, traduttrice (le sue lingue di lavoro sono: portoghese, italiano, inglese e tedesco) e insegnante di portoghese e italiano. Claudia è fondatrice, amministratrice e redattrice del Blog, della pagina Facebook di Affresco della Lingua Italiana e del canale Youtube. Nel 2021 ha conseguito un master in Didattica della Lingua Italiana come lingua seconda presso l'università E-Campus.

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