Forse una delle prime regole fonetiche (e ortografiche) che impariamo quando cominciamo a studiare l’italiano è l’elisione.
Ma cos’è esattamente? L’elisione è la caduta della vocale finale atona di una parola davanti alla vocale iniziale della parola seguente. Il fenomeno viene indicato graficamente con l’apostrofo (‘). Di norma, avviene con gli articoli determinativi lo e la (e rispettive preposizioni articolate: l’amico, l’amica – all’amico, all’amica – dall’amico, dall’amica); articolo indeterminativo femminile una davanti a tutte le vocali (un’amica, un’insegnante ecc., con gli soltanto davanti a i: gl’insegnanti di italiano; si deve evitare invece con le. L’elisione, però, è meno usata al plurale (considerata rara), anche se accettabile in uso letterario: questo – quest’impegni sono davvero troppi; quest’ermo colle (Leopardi).
Tuttavia, alcuni studenti stranieri (anche italiani) hanno dei dubbi per quanto riguarda, per esempio, l’uso dell’apostrofo con i pronomi/aggettivi dimostrativi singolari questo/a, quello/a, che si possono elidere davanti a parola che comincia con vocale sia al maschile sia al femminile: quest’uomo – quell’uomo, quest’orologio – quell’orologio; quest’amica – quell’amica, quest’isola – quell’isola; bello/a: bell’uomo, bell’amica.
Riscontriamo il fenomeno dell’elisione anche davanti al vocabolo santo: Sant’Alberto, Sant’Agata (la scrittura “S. Antonio” è considerata sbagliata, anche se molto diffusa, dato che s. è l’abbreviazione di san, per cui San Silvestro – S. Silvestro). Infine, come e ci (particella di luogo) davanti ad alcune forme del verbo essere: com’era, com’è – c’è Francesco?
L’elisione non deve essere confusa con il troncamento, in quanto quest’ultimo non richiede l’apostrofo: mano – man mano; fiore – fior fiore, buono – buon Natale; quello – quel tipo; bello – quel bel tipo.
Arrivederci e buono studio!
Claudia V. Lopes
Bibliografia di base per l’elaborazione dei post:
- Cetroni M.R. et alii, Grammaticando. Cercola (Napoli), Loffredo Editore, 1997.
- SABATINI, Francesco, La comunicazione e gli usi della lingua. Bologna, Loescher editore, 1995.
- DARDANO, Maurizio e TRIFONE, Pietro. Parole e Frasi. Bologna, Zanichelli Editore Spa, 1985.
- DUCI, Gianfranca e DI ROSA, Silvana – Grammatica pratica e scrittura. Petrini Editore, Borgaro (BO), 2009.
- SERIANI, Luca. Grammatica italiana. Torino, Utet Editore, 1991.
- Dizionario Garzanti, De Mauro e Lo Zingarelli della lingua italiana.
- BECCARIA, Gian Luigi, Dizionario di linguistica e di filologia, metrica, retorica. Torino, Einaudi, 2004.
Buon giorno Dottoressa!
Grazie di Suoi articoli che leggo sempre con grande interesse! Cosa potrebbe invece dire dell’elisione tipo si impegna –> s’impegna, si intitola –>s’intitola? Oppure non si tratta di elisione in questo caso? Quale sarebbe la regola da usare?
In attesa di un Suo gentile riscontro colgo l’occasione per porgerLe i miei migliori saluti, Irina Kaurdakova
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Ciao! Scusami la risposta tardiva.
La risposta alla sua domanda è sì, si tratta di un caso di elisione. In questi giorni cerco di includerla nel post. Un caro saluto!