Ciao a tutti!
Domani in Italia si commemora una delle feste più amate dai bambini: la Befana!
Il termine befana deriva dal latino epiphanĭa che è, appunto, il nome popolare dell’Epifania, una festa cristiana celebrata dodici giorni dopo il Natale, esattamente il 6 gennaio.
L‘Epifania tutte le feste le porta via è un proverbio molto popolare in Italia di sfondo religioso, che si riferisce alla manifestazione di Gesù ai Re Magi. Ecco perché è diventata una tradizione, a loro ricordo, fare dei regali ai bambini e, in tempi recenti, anche agli adulti:
A) I bambini aspettavano con impazienza la Befana.
B) Per la Befana il marito le ha fatto trovare due biglietti per Parigi.
Ma chi è la Befana? È la personificazione dell’Epifania, la vecchietta bruttissima ma benefica, che scende di notte per la cappa del cammino e lascia nelle scarpe o nelle calze dei bambini buoni doni e dolciumi. Attenzione, a quelli cattivi la Befana lascia dei pezzi di carbone!

Il vocabolo befana, adoperato in senso figurato, indica sia una donna brutta sia i regali che si fanno in occasione dell’Epifania:
A) S’è sposato quella befana!
(raramente si usa per il maschio “befano”, cioè uomo brutto).
B) Che bella befana hai fatto ai bambini!
Due versioni della filastrocca della Befana: La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte con le toppe alla sottana: Viva, viva la Befana! La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte porta un sacco pien di doni da regalare ai bimbi buoni. Ne conoscete altre?
Non vi dimenticate di lasciare un piattino con dei dolcetti, qualche mandarino e un bicchiere di vino alla Befana, altrimenti non vi lascerà nulla.
Buona Befana a tutti!
Claudia V. Lopes