Hai spifferato tutto!

La lingua italiana, come tutte le lingue, ha delle sfumature speciali, soprattutto per quanto riguarda i vocaboli che vengono usati in senso figurato.


Quando vivevo in Italia, esattamente in Salento, sentivo spesso dalla gente che era molto importante individuare gli spifferi d’aria a casa e chiuderli perché, secondo le loro credenze, potevano far scattare un po’ di disaggi e malanni al corpo, come: dolori al collo, alla cervicale, alla schiena e anche il mal di testa! Se fino a quel momento non sapevo, per esempio, che cosa fossero i dolori cervicali, ho imparato in loco e in poco tempo.

Vi dico la verità, non ho mai visto un popolo così terrorizzato dai colpi d’aria in generale e dai disaggi che esso può portare. Alla fine, credo di esserne diventata pure io un po’ terrorizzata.

chiudere gli spifferi
Cambio delle guarnizioni di una finestra per chiudere gli spifferi

Quindi, cos’è uno spiffero? Questo vocabolo, che deriva dal verbo “spifferare”, è niente più niente meno che il soffio di vento, cioè la corrente d’aria che penetra attraverso una fessura: la stanza dell’albergo, dove ho pernottato a Firenze, era piena di spifferi; si sente uno spiffero dalla finestra, è meglio che lo individui. Quindi, spifferare significa soffiare (aria o vento) da una fessura: nella stanza dei bambini spiffera un’aria fredda dalla porta che dà sul balcone.

Tuttavia, il verbo spifferare ha un’altra connotazione molto interessante ed è usato soprattutto nei confronti delle persone che vanno in giro raccontando cose riservate e senza alcun riguardo: Carla ha spifferato a tutti il segreto che le avevo confidato, quindi è una spifferona (maschile spifferone) e, in poche parole, ha fatto una spifferata.

Comunque, anche una macchina può avere degli spifferi! Anni fa abbiamo comprato una Fiat Punto usata che sembrava a posto. Poi, quando è arrivato l’inverno, ci siamo accorti che era piena di spifferi, motivo per cui morivamo di freddo anche con il riscaldamento accesso!

 

Pubblicato da Cláudia Valéria Lopes

Cláudia Valéria Lopes è nata a Rio de Janeiro, Brasile. Nel 2001 si è laureata in Lingue straniere (portoghese e italiano) presso l’UFRJ – Universidade Federal do Rio de Janeiro. È traduttrice e insegnante di portoghese e italiano. Ha vissuto in Italia per sette anni, periodo in cui ha potuto approfondire le sue conoscenze della lingua italiana e dare continuità ai suoi studi. Ha lavorato per due anni come lettrice di lingua portoghese (norma brasiliana ed europea) presso l’Università degli Studi di Bari. Dal 2009 vive in Svizzera, dove lavora nel campo dell’e-learning, traduttrice (le sue lingue di lavoro sono: portoghese, italiano, inglese e tedesco) e insegnante di portoghese e italiano. Claudia è fondatrice, amministratrice e redattrice del Blog, della pagina Facebook di Affresco della Lingua Italiana e del canale Youtube. Nel 2021 ha conseguito un master in Didattica della Lingua Italiana come lingua seconda presso l'università E-Campus.

8 pensieri riguardo “Hai spifferato tutto!

  1. Grazie mille Claudia. Molto interesante! Io ho un taccuino dove scrivo tutte le parole nuove che trovo, faccio un elenco e scrivo delle frase con chiascuna. Cosi le memmorizo. Aggiungerei spifferare.
    Ho letto che tu sei brasiliana, io sono argentina ma ho visuto in Rio di Janeito per otto anni. Abbraccio. Ester

  2. Grazie Claudia per questo articolo molto interessante! Pensavo che i balcanici fossero gli unici ad essere terrorizzati degli spifferi d’aria a casa. E non solo a casa, è anche prescritto uscire in inverno con i capelli bagnati 😅

Rispondi

Scopri di più da Affresco della Lingua Italiana

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading