L’origine della pasta

Vi siete mai chiesti chi sia stato l’inventore della pasta? Chi avrà avuto questa magnifica idea? Andiamo a curiosare un po’! Comunque sia, la pasta è stata, senz’ombra di dubbio, una delle creazioni più geniali di tutti i tempi.


Anche se la pasta è un orgoglio gastronomico italiano, nonché uno dei simboli di italianità più conosciuti al mondo, dobbiamo dire che non sono stati gli italiani gli unici a partecipare alla sua invenzione. Eh, sì! Le sue origini, infatti, sono molto più antiche di quanto non crediamo e vanno dalle valli cinesi dell’Estremo Oriente alle aree mediterranee della Penisola Italica.

La storia ci racconta che la pasta era già ampiamente conosciuta e adoperata ai tempi della Magna Grecia (Sud Italia) e dell’Etruria (regione storico-geografica dell’Italia Centro-Occidentale), anche se veniva chiamata in altri modi. Nella regione dell’Etruria, per esempio, la pasta veniva chiamata láganon (dal greco), oppure makária o makarṓnia – etimo di radice mediterranea, etrusca e magnogreca -, col significato di “cibo beato”, offerto in cerimonie funebre. Questi ultimi, una volta entrati a far parte del vocabolario latino, cominciarono ad essere usati dalla gente sotto forma verbale in alcune zone dell’Italia meridionale [a]’maccari (probabilmente benedire, essere felice), che a sua volta ha dato origine ai termini dialettali maccaruni/maccaroni e, infine, a “maccheroni”.

Per quanto riguarda, invece, il termine latino lagănum – che era usato per indicare un impasto di acqua e farina tirato e tagliato a strisce, da quanto ho potuto capire, sembra che avesse in comune con le lasagne attuali soltanto la forma. Difatti, si trattava di una sorta di frittella o focaccia, molto probabilmente di origine greca.

Il contributo cinese

Conoscete i noodles? Sicuramente li avete già mangiati. Questi sottili spaghetti (fatti con farina di mais) sono una parte fondamentale della tradizione alimentare e gastronomica in tantissimi paesi asiatici (Cina, Corea, Giappone ecc.). Quindi, andando indietro nel tempo, scopriamo che le prime testimonianze riguardo a qualcosa che si somigli, per esempio, ai nostri spaghetti, risalgono a circa 4000 anni fa, in una zona del Nord-Ovest della Cina. Tuttavia, in altre parti del Paese, gli spaghetti erano fatti con la farina di frumento oppure di leguminose, come quella di soia. In realtà i cinesi non usavano la farina di semola o di grano duro che è, invece, l’ingrediente base della pasta italiana.

La pasta in Italia: un’eredità araba

Le prime testimonianze scritte dell’esistenza della pasta nella Penisola Italiana risale alla fine del 1100, dove arrivò grazie alla dominazione araba in Sicilia. Allora, dov’è il contributo italiano in tutta questa faccenda? La risposta è che l’Italia è stata la prima a preparare la lagana (lagănum) con la farina di frumento dai romani. Questo tipo di pasta, fatta con farina e acqua, ha un particolare formato, come abbiamo visto anteriormente, che si somiglia alle lasagne che troviamo nei supermercati.

Per quanto riguarda, invece, l’origine della pasta secca, anche in questo caso non è l’Italia a ottenere da sola il primato! Le sue origini sono arabo-italiane, con la Sicilia come protagonista: il geografo arabo Ruggero II di Sicilia descrisse, nel 1154, la località di Trabia, un villaggio vicino a Palermo, narrando su un tipo di pasta filiforme (un cibo fatto di farina in forma di fili) chiamata triyah, esportata in tutta l’area del Mediterraneo. Gli arabi furono anche gli inventori della tecnica di essicazione della pasta, che permetteva di conservarla durante i loro peregrinaggi nel deserto, nonché dei maccheroni, cilindretti di pasta forata al centro.

Marco Polo (Venezia, 15 settembre 1254 – Venezia, 8 gennaio 1324) è stato un viaggiatore, scrittore, ambasciatore e mercante italiano, cittadino della Repubblica di Venezia.

Comunque sia, la tradizione vuole che sia stato Marco Polo, nel 1295, a portare la pasta all’Occidente, dopo averla mangiata in Cina. Ovviamente, non possiamo saperlo al 100%! Il fatto è che già agli inizi del 14° secolo si hanno testimonianze di pastifici a Genova. Dunque, da questo punto, possiamo dire che sia i cinesi sia gli italiani sono stati i grandi inventori della pasta, anche se in due modalità diverse, che si sono sviluppate in parallelo e in modo indipendente nella notte dei tempi.

Arrivederci e buon appetito!

Claudia Lopes

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Enciclopedie online consultate:

Wikipedia, Treccani, Sapere.it

Pubblicato da Cláudia Valéria Lopes

Cláudia Valéria Lopes è nata a Rio de Janeiro, Brasile. Nel 2001 si è laureata in Lingue straniere (portoghese e italiano) presso l’UFRJ – Universidade Federal do Rio de Janeiro. È traduttrice e insegnante di portoghese e italiano. Ha vissuto in Italia per sette anni, periodo in cui ha potuto approfondire le sue conoscenze della lingua italiana e dare continuità ai suoi studi. Ha lavorato per due anni come lettrice di lingua portoghese (norma brasiliana ed europea) presso l’Università degli Studi di Bari. Dal 2009 vive in Svizzera, dove lavora nel campo dell’e-learning, traduttrice (le sue lingue di lavoro sono: portoghese, italiano, inglese e tedesco) e insegnante di portoghese e italiano. Claudia è fondatrice, amministratrice e redattrice del Blog, della pagina Facebook di Affresco della Lingua Italiana e del canale Youtube. Nel 2021 ha conseguito un master in Didattica della Lingua Italiana come lingua seconda presso l'università E-Campus.

2 pensieri riguardo “L’origine della pasta

  1. Ma pensa te, sono sempre stata convinta che l’Italia avesse la supremazia assoluta sull’origine e invece.. s3 n9n lo avessi letto qui da te non lo avrei mai saputo!!! Grazie cara, è proprio vero che non si finisce mai d’imparare 😊 Buon proseguimento di serata 😘

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