Ciao a tutti!
Pochi giorni fa, su un forum di lingua italiana, ho letto una domanda di uno studente che chiedeva chiarimenti sugli usi di magari e forse, e mi sono subito ricordata che anch’io, all’inizio dei miei studi d’italiano, avevo tanti dubbi nel momento di usarli. Mi capitava spesso di usare l’uno al posto dell’altro, anche se, a volte, potevo usare sia l’uno sia l’altro. Pertanto ho fatto una piccola ricerca su due dizionari italiani, nient’altro, solo per cercare di capirli meglio, cosicché io sia in grado di aiutarvi. Quindi fate attenzione agli esempi:
Magari [dal gr. makárie, vocativo di makários ‘felice, beato’]
a) Esclamazione – viene usata da sola nelle risposte o anteposta per rinforzare una frase ottativa (che esprime un augurio) con il verbo al congiuntivo; esprime auspicio, desiderio o rimpianto per qualcuno o qualcosa:
– Allora, andiamo domani al cinema?
– Magari! (Magari potessi venire!), ma devo studiare per l’esame di storia che si terrà lunedì mattina.
– Ti piacerebbe venire in Brasile con me il mese prossimo?
– Magari!/Magari potessi venire con te!
– Quindi lui ti manca così tanto?
– Tantissimo. Magari lo potessi rivedere.
– Magari fossi ricca!,; Magari potessi prendermi un anno di vacanza!
b) Avverbio
Piuttosto, perfino, addirittura; introduce una frase che ha preferenza rispetto a un’altra frase, introdotta generalmente da “ma” (coordinata avversativa):
– Che cosa farai dei libri del tuo ex?
– Magari li butterò nella spazzatura, ma non glieli restituirò!
– Adesso come farai a vivere?
– Magari vado a chiedere l’elemosina, ma a lei i soldi non li chiederò.
Anche se, con valore concessivo:
– Ci compreremo una casa nuova, magari (anche se) a rate.
Forse, probabilmente, con valore frasale:
– Perché Claudio non ti ha rivolto la parola alla festa?
– Che ne so! Magari (forse) si è offeso.
– Quando ci sentiamo?
– Magari (forse) ti chiamo domani mattina.
Oss.: Avete notato che ho messo tra parentesi “forse”, perché, in realtà, se io dico “magari ti chiamo”, le possibilità che io lo faccia sono ridotte rispetto a “forse ti chiamo”. Lo stesso vale per “forse si è offeso” e “magari si è offeso”.
Eventualmente, semmai:
– Veniamo da te il prossimo fine settimana, va bene?
– Magari chiamatemi prima di venire.
Forse [dal lat. fŏrsit, comp. di fŏrs ‘sorte’ e sĭt ‘sia’]
a) Probabilmente, chissà, può darsi (esprime incertezza), si contrappone a certamente, sicuramente:
– Scusami se non ti ho dato retta ieri sera, forse (magari) avevi ragione.
Il suo significato si proietta sull’intera frase, anche quando è posposto a essa:
– Sai dov’è Carlo?
– Lui è a Parigi, forse.
b) Indica eventualità:
– Partirai sabato prossimo?
– Forse.
c) Seguito da un numerale equivale a circa, pressappoco:
– Quante persone hai invitato al tuo compleanno?
– Forse ne ho invitate 40; ho invitato 40 persone.
– Quanti libri hai comprato ieri?
– Forse una decina.
Adesso facciamo il punto della situazione. Prima di tutto, ci tengo a dirvi che, a mio vedere – e considerando che ormai sono quasi venticinque anni che mi dedico agli studi d’italiano -, impariamo a usare forse e magari, soprattutto, vivendo in Italia, leggendo molto e parlando con gli italiani e in italiano. Sono vocaboli “emotivi” e “intuitivi”, poiché siamo noi, come abbiamo visto dagli esempi, che stabiliamo e sappiamo se saremmo in grado di fare una determina cosa, quali probabilità abbiamo, se siamo, appunto, nella sfera del forse o del magari.
Arrivederci e buono studio!
Claudia V. Lopes
Se il post vi piace, fatecelo sapere nei commenti!
Bibliografia di base:
- Cetroni M.R. et alii, Grammaticando. Cercola (Napoli), Loffredo Editore, 1997.
- SABATINI, Francesco, La comunicazione e gli usi della lingua. Bologna, Loescher editore, 1995.
- DARDANO, Maurizio e TRIFONE, Pietro. Parole e Frasi. Bologna, Zanichelli Editore Spa, 1985.
- SERIANI, Luca. Grammatica italiana. Torino, Utet Editore, 1991.
- Dizionario Garzanti, De Mauro e Lo Zingarelli della lingua italiana.
Grazie per questa spiegazione.
Francisco, grazie a te di aver letto il post!
A presto 🙂
Buona spiegazione, grazie. Abbraccio.
Ce ne saranno altre!!! Un caro saluto 🙂
Eccellente post!!!
Mi è piaciuto moltissimo el vídeo; ottima spiegazione! 🙂
Grazie, Vera! Mi fa molto piacere che il post ti sia piaciuto 🙂
Eccellente post!!!
Mi è piaciuto moltisimo il vídeo; ottima spiegazione! 🙂
P.S.: Ho parlato lo spagnolo nel mio lavoro per tanti anni che sempre scrivo “el” in vece di “il”; “que” in vece di “che”, ecc. rsrsrs
Non ti preoccupare, con il tempo riprenderai la padronanza della lingua italiana. 🙂
Grazie Claudia, molto chiara la tua spiegazione.
Prego, Ricardo! Arrivederci 🙂
Se,´re chiarissime le tue spiegazioni. Grazie di cuore
Graciela, grazie a tutti voi della fiducia <3. Vorrei darvi molto di più!
Buona domenica 🙂
Sono d’accordo quando dici che s’imparano soprattutto vivendo in italia, mi è successo così xD buon post, buon blog, buon lavoro, complimenti e saluti da Buenos Aires, Argentina!
Demián, grazie delle tue bellissime parole. Torna sempre che vuoi e puoi!
Un caro saluto 🙂
Bravissimo
Grazie, Teresa! Un caro saluto e a presto <3
Grazie mille.
Grazie a te!
Un caro saluto 🙂