Tiziano a Vienna e la sindrome di Stendhal

Avete mai sentito che, a volte, nella vita, “ci troviamo nel posto giusto e al momento giusto”? Ecco che è capitato a me! Due settimane fa, io e mia figlia abbiamo trascorso un fine settimana a Vienna. Oltre a tutte le bellezze che abbiamo visto (Vienna è veramente stupenda!) in soli due giorni, abbiamo avuto (forse io più di lei) la fortuna di trovare, al Museo di Storia dell’Arte di Vienna (Kunst Historisches Museum Wien), la mostra dei quadri di Tiziano Vecellio, conosciuto semplicemente come Tiziano.

Da premettere che – dopo due giorni intensi in cui non abbiamo fatto altro che entrare e uscire da musei, regge, gallerie, duomi, residenze illustre ecc. – avevo gli occhi ormai offuscati, sicuramente a causa di tutte le meraviglie che abbiamo visto. Provavo, addirittura, una strana sensazione, un disaggio generalizzato occasionato, sicuramente, dal fatto di non riuscire a guardare quell’universo infinito di opere d’arte e di non essere capace di afferrarne ogni singolo dettaglio.

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Autoritratto di Tiziano, 1550, Gemäldegalerie der Staatlichen Museen zu Berlin

Dopo qualche giorno, ho condiviso alcune foto che ho scattato durante la nostra gita a Vienna su un gruppo di professori di italiano di cui faccio parte, raccontando esattamente quest’esperienza. Qualcuno mi ha detto che questo disaggio ha un nome: si chiama sindrome di Stendhal. Ne avete mai sentito parlare?

La sindrome di Stendhal è un disturbo psico-somatico che si manifesta con una sensazione di malessere diffuso associato ad una sintomatologia psichica e fisica, di fronte ad opere d’arte o architettoniche di notevole bellezza, specialmente se si trovano in spazi limitati.

Quindi, quando ho capito che avrei visto le opere originali di uno dei più importanti artisti italiani del XV/XVI secolo, ho provato una specie di allegria quasi frenetica che, fino adesso, non sono riuscita a smaltire. Non saprei descrivervi ciò che ho provato davanti ai suoi quadri, in tanti momenti mi veniva quasi da piangere, sentivo un forte stretto al petto di tanta emozione. Dopotutto, per una come me, che ha dedicato la sua vita allo studio della lingua e della cultura italiane, trovarsi davanti alle opere d’arte originali di Tiziano era qualcosa di magico e quasi surreale.

Ecco alcune foto che ho scattato, tranne la foto esterna del museo (l’ho presa da Wikipedia).

P.S.: ovviamente, era vietato scattare foto dei quadri di Tiziano.

Pochi cenni sulla sua vita

Tiziano nacque a Pieve di Cadore, provincia di Belluno, Veneto, nel 1488/90 (?) e morì a Venezia, nel 27 agosto 1576, fu uno dei più importanti esponenti della scuola veneziana – uno insieme delle correnti pittoriche che si svilupparono nell’area della Repubblica di Venezia, diffondendosi, di seguito, in tutta l’Europa.

Come avrete notato, la sua vita fu abbastanza lunga da permettergli di saggiare tutti i cambiamenti del clima culturale veneziano. Diversamente da altri artisti, Tiziano fu innovatore e poliedrico, forse uno dei pochi a creare una vera e propria “azienda d’arte”. Infatti, produsse tantissime opere d’arti ai potenti dell’epoca, suoi maggiori committenti.

Di seguito, vi faccio vedere alcuni dei quadri che ho visto alla mostra

Se volete ammirare altre opere di Tiziano, andate a curiosare in Google Arts, lì troverete non solo quasi tutti i suoi quadri, ma anche altre informazioni sulla loro dimensione, tecnica pittorica e ubicazione.

Arrivederci e Buona visione!

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Pubblicato da Cláudia Valéria Lopes

Cláudia Valéria Lopes è nata a Rio de Janeiro, Brasile. Nel 2001 si laureò in Lingue straniere (portoghese e italiano) presso l’UFRJ – Universidade Federal do Rio de Janeiro. È traduttrice e insegnante di portoghese e italiano. Ha vissuto in Italia per sette anni, periodo in cui ha potuto approfondire le sue conoscenze della lingua italiana e dare continuità ai suoi studi. Ha lavorato per due anni come lettrice di lingua portoghese (norma brasiliana ed europea) presso l’Università degli Studi di Bari. Dal 2009 vive in Svizzera, dove lavora nel campo dell’e-learning, traduttrice (le sue lingue di lavoro sono: portoghese, italiano, inglese e tedesco) e insegnante di portoghese e italiano. Claudia è fondatrice, amministratrice e redattrice del Blog, della pagina Facebook di Affresco della Lingua Italiana e del canale Youtube. Nel 2021 ha conseguito un master in Didattica della Lingua Italiana come lingua seconda presso l'università E-Campus.

4 pensieri riguardo “Tiziano a Vienna e la sindrome di Stendhal

  1. Molto bello questo post è tu col tuo conoscere sei riuscita ad accompagnare tutto il fascino dello stesso Tiziano e delle sue memorabili opere. Hwibavuto davvero fortuna di poterle ammirare numerose in esposizione. Anni addietro capitò anche a me in una galleria qui di Parma che vi era esposto un dipinto di Tiziano per un tempo limitato, purtroppo era soltanto uno ma ricordo ancora adesso che nevero rimasta incantata!!! Per 1uan5o 8nvec3 riguarda la sindrome, ne ho sentito parlare ma non conosco precisamente le sue cause e i suoi effetti. Buon proseguimento di giornata splendida donna che sei 🥀🥀🥀

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