Salvatore Quasimodo e le sue poesie più celebri

Ciao a tutti!

Oggi vorrei parlarvi di uno dei più celebri poeti italiani: Salvatore Quasimodo (Modica, 20 agosto 1901 – Napoli, 14 giugno 1968), considerato uno dei più grandi esponenti dell’ermetismo.

Il termine “ermetico” deriva da Ermete Trismegisto (dal greco antico Ἑρμῆς ὁ Τρισμέγιστος, in latino Mercurius ter Maximus), un personaggio considerato leggendario, vissuto all’età preclassica e ritenuto l’autore del Corpus hermeticum (una collezione di scritti dell’antichità che rappresentò la fonte di ispirazione del pensiero ermetico e neoplatonico rinascimentale).

Quasimodo contribuì alla traduzione di testi appartenenti all’età classica, in specie quelli lirici greci, ma anche delle opere teatrali di William Shakespeare e Molière; è stato anche vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1959.

L’epicentro della corrente letteraria denominata “Ermetismo” fiorì a Firenze, intorno al 1930, affermandosi soprattutto nel campo della poesia e della critica, e ha influenzato, in modo particolare, anche le opere narrative.

Prima di cominciare a leggere le poesie di Quasimodo, credo che sia importante capire i vari significati del vocabolo ermetico che troviamo sui vocabolari: Aggettivo 1 – che chiude perfettamente impedendo qualsiasi passaggio di fluidi: chiusura ermetica; 2 – impenetrabile, imperscrutabile; di significato oscuro: un linguaggio ermetico; 3 – relativo alla corrente poetica dell’ermetismo: poeta ermetico; 4- s.m. (f. -ca), poeta appartenente alla corrente dell’ermetismo: Quasimodo è un poeta ermetico; 5 – avv. ermeticamente 1. In modo ermetico, mediante chiusura e.: contenitore chiuso ermeticamente 2. fig. In modo incomprensibile: scrivere ermeticamente.

Quindi la poesia ermetica è caratterizzata da un linguaggio oscuro e di non immediata compressione, nel senso che non riusciamo a capire il senso alla prima lettura.

Ho scelto per voi cinque poesie considerate tra le più celebri di Quasimodo.

Buona lettura!

Ed è subito sera
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera

Photo by luizclas on Pexels.com

Ora che sale il giorno
Finita è la notte e la luna
si scioglie lenta nel sereno,
tramonta nei canali.

È così vivo settembre in questa terra
di pianura, i prati sono verdi
come nelle valli del sud a primavera.
Ho lasciato i compagni,
ho nascosto il cuore dentro le vecchi mura,
per restare solo a ricordarti.

Come sei più lontana della luna,
ora che sale il giorno
e sulle pietre bette il piede dei cavalli!

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Già la pioggia è con noi
Già la pioggia è con noi,
scuote l’aria silenziosa.
Le rondini sfiorano le acque spente
presso i laghetti lombardi,
volano come gabbiani sui piccoli pesci;
il fieno odora oltre i recinti degli orti.

Ancora un anno è bruciato,
senza un lamento, senza un grido
levato a vincere d’improvviso un giorno.

Photo by Jou00e3o Cabral on Pexels.com

Fresche di fiumi in sonno
Ti trovo nei felici approdi,
della notte consorte,
ora dissepolta
quasi tepore d’una nuova gioia,
grazia amara del viver senza foce.

Vergini strade oscillano
fresche di fiumi in sonno:

E ancora sono il prodigo che ascolta
dal silenzio il suo nome
quando chiamano i morti.

Ed è morte
uno spazio nel cuore.

Photo by Diego Madrigal on Pexels.com

Imitazione della gioia
Dove gli alberi ancora
abbandonata più fanno la sera,
come indolente
è svanito l’ultimo tuo passo
che appare appena il fiore
sui tigli e insiste alla sua sorte.

Una ragione cerchi agli affetti,
provi il silenzio nella tua vita.

Altra ventura a me rivela
il tempo specchiato. Addolora
come la morte, bellezza ormai
in altri volti fulminea.
Perduto ho ogni cosa innocente,
anche in questa voce, superstite
a imitare la gioia.

Photo by Pixabay on Pexels.com

Condivido con voi un video che fu registrato quando Salvatore Quasimodo vinse il PREMIO NOBEL della letteratura, nel 1959.

Arrivederci e buono studio!

Se il post vi è piaciuto, fatecelo sapere nei commenti!

Bibliografia di base per l’elaborazione dei post (letteratura/cultura):

  1. SALINARE, Carlo. Profilo storico della letteratura italiana, Giunti, 1991.
  2. FERRONI, Giulio. Profilo storico della letteratura italiana, Einaudi Scuola, 2008.
  3. Treccani enciclopedia, Sapere.it, Wikipedia

Pubblicato da Cláudia Valéria Lopes

Cláudia Valéria Lopes è nata a Rio de Janeiro, Brasile. Nel 2001 si laureò in Lingue straniere (portoghese e italiano) presso l’UFRJ – Universidade Federal do Rio de Janeiro. È traduttrice e insegnante di portoghese e italiano. Ha vissuto in Italia per sette anni, periodo in cui ha potuto approfondire le sue conoscenze della lingua italiana e dare continuità ai suoi studi. Ha lavorato per due anni come lettrice di lingua portoghese (norma brasiliana ed europea) presso l’Università degli Studi di Bari. Dal 2009 vive in Svizzera, dove lavora nel campo dell’e-learning, traduttrice (le sue lingue di lavoro sono: portoghese, italiano, inglese e tedesco) e insegnante di portoghese e italiano. Claudia è fondatrice, amministratrice e redattrice del Blog, della pagina Facebook di Affresco della Lingua Italiana e del canale Youtube. Nel 2021 ha conseguito un master in Didattica della Lingua Italiana come lingua seconda presso l'università E-Campus.

3 pensieri riguardo “Salvatore Quasimodo e le sue poesie più celebri

  1. Quasimodo era davvero speciale!!! Le poesie che hai postato sono tutte degne di nota, personalmente mi è piaciuta molto “Fresche di fiumi in sonno” e anche “Imitazione della gioia” davvero molto rilevante. Buona serata 🥰

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