Ciao a tutti!
Nel nostro post di oggi, studieremo più profondamente i vocaboli “stesso” e “medesimo”, che suscitano non pochi dubbi negli studenti stranieri. Credo che sia interessante confrontarli, cosicché possiamo capire quando li possiamo usare come sinonimi (nella maggior parte dei casi) o in modo distinto.
STESSO e MEDESIMO come aggettivo
a) STESSO e MEDESIMO indicano identità rispetto a un’altra persona o cosa alla quale si è fatto riferimento, e molto spesso sono usati come sinonimi:
Es.: hanno lo stesso/medesimo insegnante; abbiamo vissuto nella stessa/medesima casa; Carla e Anna sono nate nello stesso/nel medesimo anno; sono stanca di fare lo stesso/il medesimo lavoro da anni.
b) Hanno anche valore rafforzativo quando adoperati dopo la parola a cui si riferiscono:
Es.: La legge medesima/stessa lo prevede (perfino la legge); lui è la virtù medesima/stessa (la virtù personificata).
c) Medesimo può anche essere rafforzato da “stesso“:
Es.: Si tratta della stessa medesima situazione/persona.
d) Con valore rafforzativo, vengono adoperati dopo i pronomi personali:
Es.: Il danno, purtroppo, è ricaduto su noi medesimi/stessi.
STESSO e MEDESIMO come pronome dimostrativo
In questo caso, hanno gli stessi significati dell’aggettivo e sottintendono un nome già espresso:
Es.: La persona che ha chiesto di te è sempre la stessa/medesima dell’altra volta; non ho manco una maglietta pulita, mi devo rimettere la stessa/medesima?
STESSO e MEDESIMO con valore avverbiale
a) STESSO e MEDESIMO sono usati frequentemente con valore avverbiale e hanno il significato di “proprio”:
Es.: Ti darò la risposta oggi stesso/medesimo (proprio oggi).
b) Oppure nella locuzione avverbiale “lo stesso” con il significato di “ugualmente”:
Es.: Anche se sei stanco, devi andare a lavorare lo stesso. (in questo caso non va “medesimo“)
c) Con valore enfatico, si usa spesso il superlativo:
E.s.: È sempre la stessissima situazione, ne sono stufo!
Arrivederci e buono studio!
Claudia Valeria Lopes
Se il post vi è piaciuto, fatecelo sapere nei commenti!

Bibliografia basica per l’elaborazione dei post:
- Cetroni M.R. et alii, Grammaticando. Cercola (Napoli), Loffredo Editore, 1997.
- SABATINI, Francesco, La comunicazione e gli usi della lingua. Bologna, Loescher editore, 1995.
- DARDANO, Maurizio e TRIFONE, Pietro. Parole e Frasi. Bologna, Zanichelli Editore Spa, 1985.
- SERIANI, Luca. Grammatica italiana. Torino, Utet Editore, 1991.
- Dizionario Garzanti, De Mauro e Lo Zingarelli della lingua italiana online
Bravissima come sempre 😊😘
valve,Claudia,come sempre,lezione molto bene strutturata e complessiva.Intanto ho imparato un sacco di cose.Grazie di cuore!A presto, spero.
Ciao Margherite! Se hai imparato qualcosa, vuol dire che ho raggiunto il mio scopo! Se vuoi, puoi fare dei suggerimenti per il prossimi post. Un caro saluto!
Grazie Claudia. Con le tue spiegazioni mi é piú facile imparare la lingua italiana.
Caro Jorge, mi fa tanto piacere che i post che pubblico su Affresco ti siano d’aiuto. Un abbraccio e buono studio!