Ciao a tutti!
Nel nostro nuovo post, parleremo dell’avverbio ora che deriva dal latino hōra(m). Dal punto di vista grammaticale non ci sarebbero differenze tra ora e adesso, poiché sono entrambi avverbi di tempo e vengono usati praticamente nelle stesse situazioni. Ovviamente, ci sono dei contesti in cui uno viene usato piuttosto che l’altro, ma questo, secondo me, ha a che fare con delle semplici scelte linguistiche che fanno i parlanti.
La forma tronca di ora è or che compare in alcune forme cristallizzate, come or ora e in altre già unificate, come ormai.
L’avverbio ora viene usato nei seguenti contesti e con svariati significati:
a) Adesso, in questo momento, e indica il preciso istante in cui avviene l’enunciazione o un breve segmento temporale (secondi, minuti, ore):
– Ora è mezzanotte in punto.
– Ora non posso aiutarti.
Può indicare anche un periodo di tempo più lungo (giorni, settimane, mesi):
– Ora stiamo lavorando a un bellissimo progetto.
b) Nell’immediato passato, poco fa, proprio adesso:
– Carlo se n’è andato ora.
– Francesca è arrivata or ora. (raddoppiato, con lo stesso significato)
c) Nell’immediato futuro, tra poco, subito:
– I ragazzi arriveranno ora.
– Aspetta un attimo, ora lo chiamo.
d) Con funzione correlativa, un momento, un altro, una volta:
– Ora dice di sì, ora di no…non so cosa pensare.
– Ora qui, ora lì. Dove vuoi andare?
Alcune espressioni in cui compare l’avverbio ora:
a) D’ora in poi, d’ora in avanti (a partire da questo momento):
– D’ora in poi penserò più a me stessa.
b) Fino da ora, fin d’ora (sin da adesso, subito, da subito)
– Fin d’ora vi dico che sarò inflessibile.
c) Per ora, ora come ora (per il momento, nelle circostanze attuali)
– Per ora Carlo non si vuole impegnare più di tanto.
d) Or sono o orsono (lasso ti tempo che separa dal momento dell’enunciazione, fa)
– Due anni orsono Francesco venne a trovarmi.
Arrivederci e buono studio!
Claudia Valeria Lopes
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Cinque stelle
Grazie, Vittorio!
Un abbraccio 🙂