Ciao a tutti!
Oggi studieremo le combinazioni “li” e “gli” che, a volte, confondono un po’ non solo gli stranieri ma anche gli italiani. Quindi fate attenzione alle regole per non sbagliare!
1) Si usa “li”:
a) all’inizio di parola: liana, lievito, lieto. Eccezione: l’articolo gli e i pronomi gli (= a lui), glielo, gliela, gliele, gliene;
b) quando la l è doppia: mollica, sollievo, allievo;
c) nelle parole in cui l’accento cade sulla i e nei loro derivati: malia (ammaliare), regalia, balia;
d) nelle parole che mantengono l’originaria grafia latina: milione, ciliegia, esilio, olio;
e) in tutti i nomi propri di persona: Virgilio, Aurelia, Emilio, Attilio. Eccezione: Guglielmo, Gigliola;
f) in alcuni nomi geografici di origine latina: Sicilia, Italia, Versilia.
2) Si usa “gli” nei nomi geografici di origine straniera (Siviglia, Marsiglia) e in tutti gli altri casi: giglio, maglione, luglio, consiglio, famiglia.
La parola famigliare si può scrivere anche familiare.
Spunti tratti dal libro Datti una regola, di Rosetta Zordan.
Arrivederci e buono studio!
Claudia V. Lopes
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L’ha ribloggato su Kappa Language School Bloge ha commentato:
Della differenza tra “gli” e “li”: per tutti GLI studenti che LI trovano insopportabili! 😀
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