Se io fossi me – Clarice Lispector
(traduzione del testo Se eu fosse eu – traduttrice Claudia V. Lopes)
Quando non so dove ho messo un documento importante e la ricerca si rivela inutile, mi chiedo: se io fossi me e avessi un documento importante da conservare, quale posto sceglierei? A volte funziona. Ma sono spesso così pressata dalla frase “se io fossi me”, che la ricerca del documento diventa secondaria, e comincio a pensare, cioè, a SENTIRE.
E non mi sento bene. Provalo: se tu fossi te, come saresti e cosa faresti? Fin dall’inizio provi imbarazzo: la menzogna sotto cui ci siamo accomodati è appena stata spostata dal luogo in cui si era stabilita. Tuttavia, ho già letto biografie di persone che improvvisamente diventavano se stesse e cambiavano completamente la loro vita.
Penso che se io fossi davvero me, gli amici non mi saluterebbero per strada, perché anche il mio viso sarebbe cambiato. Come? Non lo so.
La metà delle cose che farei se io fossi me, non posso raccontare. Penso, ad esempio, che per un certo motivo finirei in prigione. E se fossi me, darei tutto ciò che è mio e affiderei il futuro al futuro.
“Se io fossi me” sembra rappresentare il nostro più grande pericolo di vita, sembra la nuova entrata nell’ignoto.
Comunque, ho l’intuizione che, dopo le prime cosiddette follie della festa che sarebbe, avremmo finalmente l’esperienza del mondo.
Lo so bene, proveremo finalmente il dolore del mondo. E il nostro dolore è quello che impariamo a non sentire. Ma a volte verremmo anche sopraffatti da un’estasi di pura e legittima gioia che a malapena riesco a indovinare. No, penso che sto già indovinando in un certo senso, perché mi sono sentita sorridere e ho anche provato una specie di pudore che uno ha di fronte a ciò che è troppo grande.
Clarice Lispector

Clarice Lispector (Čečel’nyk, 10 dicembre 1920 – Rio de Janeiro, 9 dicembre 1977) è stata una scrittrice, giornalista e traduttrice ucraina naturalizzata brasiliana.
Nata in Ucraina e naturalizzata brasiliana – per quanto riguarda la sua “brasilidade” affermava di essere pernambucana – ha scritto romanzi, racconti e saggi, ed è considerata una delle scrittrici brasiliane più importanti del XX secolo nonché la più importante scrittrice ebrea dai tempi di Franz Kafka. Le sue opere abbondano di scene di semplice quotidianità e di trame psicologiche. (Wikipedia)

Cláudia Valéria Lopes è nata a Rio de Janeiro, Brasile. Nel 2001 si laureò in Lingue straniere (portoghese e italiano) presso l’UFRJ – Universidade Federal do Rio de Janeiro. È traduttrice e insegnante di portoghese e italiano. Ha vissuto in Italia per sette anni, periodo in cui ha potuto approfondire le sue conoscenze della lingua italiana e dare continuità ai suoi studi. Ha lavorato per due anni come lettrice di lingua portoghese (norma brasiliana ed europea) presso l’Università degli Studi di Bari. Dal 2009 vive in Svizzera, dove lavora nel campo dell’e-learning, traduttrice (le sue lingue di lavoro sono: portoghese, italiano, inglese e tedesco) e insegnante di portoghese e italiano. Claudia è amministratrice e redattrice del Blog, della pagina Facebook di Affresco della Lingua Italiana e del canale Youtube.
