A chi non è mai capitato di sentirsi triste almeno una volta nella vita? Capita spesso di non sapere nemmeno il motivo della nostra tristezza. In italiano, quando proviamo questa sensazione, diciamo “sono triste”. Tuttavia, ci sono altri modi per dire “quasi la stessa cosa”.
Vediamone alcuni:
Essere malinconico/a
La malinconia è uno stato d’animo intonato a una vaga tristezza: essere in preda alla malinconia; essere malinconico/a
Anche carattere di ciò che suscita tale sentimento: avere la malinconia di un paesaggio, del proprio Paese. Per esempio, io ho la nostalgia del Brasile.
Possiamo anche dire: sono infelice, scontento/a, sconsolato/a, scoraggiato/a, angosciato/a
Tante volte è proprio la solitudine a suscitare in noi il sentimento di profonda tristezza.

Essere amareggiato/a
amareggiare vuol dire rendere amara una sostanza; in senso figurato “riempire qualcuno di sconforto, rattristarlo”. Quindi, essere amareggiato significa essere rattristato, deluso, addolorato: sono amareggiata e stanca.

Altre espressioni che possiamo usare al posto di “sono triste”
ESSERE a terra, giù di corda, giù di tono, d’umore nero, di cattivo umore, dispiaciuto/a, deluso/a, disilluso/a, avvilito/a, affranto/a, costernato/a.
Tuttavia, anche se è un sentimento del tutto naturale, se vi capiterà si sentirvi tristi, la cosa migliore da fare è parlare. Dunque, chiamate un parente o un amico/un’amica e andate a prendere un caffè insieme. A volte è l’unica cosa di cui abbiamo veramente bisogno.
Stupita, stolta, stonata, strana, stupenda. La vita.
(Fabrizio Caramagna)
Vi auguro di essere sempre sereni di avere tanti amici!
Claudia V. Lopes